Historie du soldat

Historie du soldat

traduzione e adattamento di Peppe Servillo

Cliente: Associazione InCanto
Anno: 2019

L’histoire du soldat, le cui tematiche sono sempre attuali, sarà allestita in una particolare versione scenica, basata sulla rilettura che lo stesso Servillo ha operato sul testo originale francese di Charles-Ferdinand Ramuz. Lo spettacolo si avvarrà della regia di Graziano Sirci e della “sand art” di Paola Saracini: una lettura nuova particolarmente adatta all’idea di teatro da camera che è alla base del celebre lavoro stravinskijano. La parte strumentale è affidata all’Ensemble In Canto diretto da Fabio Maestri.

Brand | Identity | Illustrazioni

l’Historie du soldat è un’opera con moltissimi spunti di riflessione creativa, la trama stessa ha per oggetto elementi e figure interessanti quali un soldato in licenza con un medaglione portafortuna, uno specchio, la foto della sua fidanzata ed infine un violino da pochi soldi. Ma anche il diavolo sotto mentite spoglie (un’anziano signore, una vecchia mezzana, un provetto ballerino a quattro zampe) e la principessa posseduta dallo stesso. La scena finale è un connubio di tutte queste figure: Il soldato entra nella stanza e comincia a suonare tre danze: subito dopo le prime battute del Tango, ella apre gli occhi, si volta verso il soldato, si alza in piedi e si mette a danzare. Il soldato e la principessa si abbracciano, mentre riappare in scena il diavolo camminando a quattro zampe.

Le diverse rappresentazioni grafiche dell’opera spaziano tra moltissimi stili fotografici o illustrativi, spesso libere interpretazioni. L’idea di base è nata in virtù del centenario della nascita del Bauhaus, che nacque nel 1919 a Weimar in Germania, usando le cromie principali originali (rosso, blu, giallo, nero) e le forme geometriche basilari (cerchio, triangolo, quadrato) per sintesi grafica delle figure del manifesto che rappresenta la scena finale dell’opera: il soldato che suona il violino, la principessa che danza e il diavolo che cammina a quattro zampe.